dal 29 aprile al 1° maggio, si trasformerà proprio nella capitale del gelato artigianali, con ‘Roma è Gelato‘: talk di discussione, cooking show, masterclass, laboratori e tanti assaggi dedicati ad appassionati, addetti ai lavori, famiglie e golosi. Tante le aree di approfondimento, che vedranno il gelato declinarsi nella sua realtà contemporanea: pasticceria, pizzeria, cucina e mixology. Un evento che dimostra come il gelato abbia saputo trasformarsi nella sua stessa essenza, nonostante la leggenda ci racconti quanto le sue origini si perdano nella notte dei tempi: addirittura fin dai tempi della Bibbia, in cui si può leggere di un Isacco intento a offrire al padre Abramo una bevanda ghiacciata con neve e latte di capra per sconfiggere il caldo. Una storia lunga, che attraversa il mondo degli antichi Romani, transita nella Cina del 2000 a.C., approda nella Sicilia araba e finisce oggi per creare un binomio tra tavola e gelato: una fusione di successo che diventa punto di incontro tra tecnica, lavorazione creatività. Qualcuno l’ha definito, questo periodo, il nuovo Rinascimento del gelato artigianale italiano. E forse quel qualcuno ha anche ragione e il gelato, a ben vedere, può essere inserito nel discorso legato alla candidatura della nostra cucina come patrimonio immateriale dell’Unesco, perché dimostra come l’enogastronomia italiana abbia delle qualità riconoscibili a partire non tanto dalla tradizione millenaria, quanto dall’unione delle competenze. Questo articolo fa parte del dossier su ‘Il valore del tempo’, il tema del Festival di Gastronomika 2023 che si terrà a Milano dal 21 al 22 Maggio
Fonte: https://www.linkiesta.it/2023/04/gkfestival-valore-tempo-gelato-artigianale/