
Paolo Brunelli è un irrequieto, nel senso più limpido e ampio del termine. È irrequieto non come chi non sa
dove andare, ma come chi vede la meta e vorrebbe che tutti la vedessero. Come chi sî guarda intorno e sa
che c’è tanto ancora da fare. Come chi pretende dignità e considerazione per il gelato, così come si fa per la
cucina. Come chi guarda la Luna, mentre quelli intorno puntano solo al dito. Paolo Brunelli è questo e mille
altre cose, prima ancora di essere uno dei migliori gelatieri d’Italia, premiato con 3 Coni dalla Guida
Gelaterie del Gambero Rosso (l’unico nelle Marche),
È artista, a suo modo, prima nel modo di pensare, poi nel modo di sperimentare e di realizzare i suoi
prodotti. Vive un’età di passaggio – come lui ama definirla =, si impegna a fare cose buone ed è certo del
fatto che il mestiere di gelatiere non sia fatto di paternità da rivendicare, piuttosto di continuità. C’è una
storia, c’è sperimentazione, c’è voglia di esplorazione, c’è un passato che è fatto di tante esperienze, di tanti
aiuti, di tanti riconoscimenti, di tanti supporti. E c’è un futuro, che è già ora. È forse per questo che Paolo è
un punto di riferimento quando si parla di formazione e di condivisione del sapere.
Lui, il cioccolato lo immagina prima ancora di prenderlo in mano, lavorarlo e trasformarlo. Lui non è mai
sazio, di sapere, non è mica un caso che sia anche sommelier e che nei suoi punti vendita oltre ad un
eccellente gelato è possibile trovare e portare a casa anche certe etichette che mica è facile trovare
dappertutto! Soprattutto, se ti trovi a Senigallia.
Lui crea, cose che non esistevano un attimo primo. Anche nuovi vocaboli, nuove etichette. Vogliamo parlare
della sua enocioccogelateria, nel centro storico di Agugliano în provincia di Ancona o della gastro-gelateria a
Senigallia? Non fa una piega se lo metti in collina, risplende al sole.
Dal 2016 cura le lezioni dimostrative per Valrhona Italia su tutto il territorio nazionale ed europeo. Dal 2009
al 2017 è stato direttore artistico del Gelato Artigianale Festival di Agugliano (Ancona), il paese
dell’entroterra marchigiano dove Paolo è nato e dove ha avuto inizio la sua storia come gelatiere, prima di
fare di Senigallia il suo quartier generale, con l’apertura di due nuovi punti vendita. Nel 2017, insieme ai
colleghi Alberto Marchetti e Andrea Soban ha fondato la Compagnia Gelatierî, un’associazione che
raggruppa i migliori “Narratori del gelato”, che raccontano l’universo che si nasconde dentro a un cono. Dal
2016 partecipa al Congresso di Identità Golose e sempre nello stesso anno ha visto la luce il suo primo libro
‘Avanguardia Gelato, scritto con altri tre illustri colleghi (Alberto Marchetti, Gianfrancesco Cutelli e Andrea
Soba). Un vero e proprio manuale della gelateria moderna dove quattro amici, prima che colleghi, mettono
sul piatto tutta la loro esperienza, che va dai momenti di entusiasmo a quelli di solitudine, dai rischi alle
scelte che hanno caratterizzato quarant’anni di carriera; è del 2017 il libro Gelateria per tutte le stagioni, in
cui si pone l’accento sulla destagionalizzazione del gelato, mentre dal 2018 al 2019 è stato docente per la
gelateria alla Scuola di Alta Formazione di Tione di Trento.
Oltre ai 3 Coni della Guida del Gambero Rosso, con la menzione speciale per il miglior gelato al cioccolato
d’Italia, sono molti i riconoscimenti ricevuti da Paolo: nel 2011 la Crema Brunelli ha ottenuto il
riconoscimento Premio Gourmet 2011. È il gusto di punta del maestro gelatiere ed è sempre presente in
carta; a maggio 2015 la sua Torta Brunelli, una torta di cioccolato gianduia e nocciole di Cravanzana riceve
un riconoscimento in occasione di EXPO, la fiera di esposizione universale; nel 2017 e nel 2018 viene
riconosciuto da Dissapore come miglior gelatiere d’Italia
Il Gelato nel piatto, con cui si mette in discussione il consumo del gelato nel cono 0 nella coppetta, la Palla,
tributo alle sculture del maestro Arnaldo Pomodoro, la Coppa Negroni, ispirata all’omonimo aperitivo, la
Coppa Contemporanea e ll Bosco Verticale nel Piatto, nato da una folgorazione dopo aver visto per la prima
volta le torri di Stefano Boeri a Milano, sono solo alcune delle pietre miliari che Paolo ha lasciato sul suo
cammino. Un cammino costellato di grandi successi e di altrettante inquietudini, quelle tipiche di un artista,
mai stanco, sempre alla ricerca dell’ispirazione, della forma e del gusto perfetti.